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Queensland-Sunshine state.
Visto turistico online (border.gov.au) e dopo 2 aerei, 1 scalo e 24 h di volo complessive, ci si ritrova letteralmente sottosopra:
Guida dal lato opposto;
Emisfero australe;
Stagioni invertite;
9 ore di Fusorario (il domani d’Europa)
Ricordarsi di compilare il formulario d’immigrazione che si riceverà in aereo prima dell’atterraggio, e di rispondere correttamente e sinceramente alle domande. Pena? Qualche centinaio di AUD facilmente evitabili.
Parliamo di Brisbane, Brissy per i locali.
Capitale di uno dei 6 stati del Commonwealth of Australia e terza città del paese per numero di abitanti (2.5 mln. Dopo Melbourne e Sydney).
Per arrivare in città dal vicino aeroporto internazionale si può scegliere il taxi, il bus o il giusto compromesso velocità/prezzo: il treno.
Quest’ultimo vi catapulterà direttamente nel cuore della città a Roma station: no, non stiamo parlando di Termini.
Da li il vostro alloggio sarà sicuramente a portata di mano, o di taxi (usate Uber, servizio ottimo e molto più economico che il classico Cab: basta uno smartphone e una carta di credito) e dopo il lungo viaggio potrete finalmente “saggiare” un cuscino e godervi il meritato riposo, jetlag permettendo.
Questa parte d’Australia è tutta sunshine o comunque sia fatta di nomi appariscenti ed eclatanti.
Dal Sunshine state sulle targhe delle auto, alla Sunshine coast a nord della city, per arrivare a Gold Coast e Surfers Paradise.
Come si puo facilmente evincere da questi nomi, il freddo qui lo vedono in televisione, anche d’inverno.
Personalmente mi veniva voglia di visitare queste località sentendone solo pronunciare il nome. Ma di queste ultime parleremo un’altra volta, forse…
Brisbane è nella top 10 delle città più vivibili al mondo, una città a misura d’uomo, che ha le sembianze di una metropoli americana senza però averne la frenesia: non è difficile, se si dovesse per caso chiedere indicazioni a persone del posto, essere salutati con un
“Take it easy“

La città è giovane ed in continua evoluzione, tanti i grattacieli e altrettanti sono quelli che si stanno facendo spazio nello Skyline di Brisbane.

Un mito da sfatare è quello dell’Australia piatta e priva di alture; Brisbane e i suoi sobborghi sono quanto di più collinoso ci possa essere.
Una piccola San Francisco, con le giuste proporzioni.
Il cuore pulsante della città è il CBD (Central Business District) e presenta numerose attrazioni:
- la ruota panoramica sul fiume Brisbane;
- i locali di Southbank;
- il Botanic garden
e
- lo Story Bridge, il famoso e più antico ponte della città che si può spesso ammirare nelle calde serate sub-tropicali, illuminato da differenti colori che cambiano di sera in sera ispirati a eventi o fatti di cronaca.

Si può navigare il fiume gratuitamente con il battello messo a disposizione dal Brisbane Council appositamente per i turisti.
Fa varie tappe in diversi moli lungo il tragitto e parte ogni mezz’ora da Southbank (dalle 07.00 alle 00.00).
Vi è inoltre la versione luxury del battello, per i più abbienti, che ovviamente è a pagamento.
Gli appassionati di arrampicata possono sbizzarrirsi sul riverside, a Kangaroo point, dove si innalzano numerose pareti naturali che si prestano ai tanti climber durante le giornate.

Se tutto questo non dovesse avervi fatto ancora sentire le brezza dell’essere in Australia; il LONE PINE KOALA SANCTUARY è quello che fa per voi: uno dei pochi parchi in Australia dove è possibile stare a stretto contatto con Koala, canguri, wallabies, dingo e tanti altri animali che non troverete al di fuori di questa terra.
Il Lone pine è a 20 minuti dalla city e si raggiunge facilmente coi mezzi; non è dei più economici con l’entrata sui 40 dollari a persona ma ne vale veramente la pena.

Mount Coot-tha. E’ il monte piu alto della regione, una piccola oasi dalla quale si può ammirare Brisbane dall’alto e godere dei fantastici tramonti sulla baia di Moreton da uno spot veramente speciale, il Gianicolo australiano.
Si, ok, la città, il clima caldo e piacevole tutto l’anno ma, a spiagge, mare, come è messa Brisbane ?
La città non ha una vera e propria spiaggia sul mare, quantomeno nessuna spiaggia degna di nota, oltre a quella artificiale in centro a Southbank.
La zona balneabile più carina è a Redcliffe (20 km dalla città), piccolo paesino che ha visto crescere i BEE GEES e che ospita la Bee Gees road (si c’è una via dedicata a loro).
Piccolo Off topic: mi sono incuriosito, scoprendo che sono il gruppo che ha venduto piu dischi nella storia, secondi solo ai Beatles (lo sapevate gia? Beh io no).
E le classiche spiagge bianche, interminabili, con acqua cristallina tipiche dell’Australia?
Di fronte alla città c’è Moreton Island, un vero e proprio paradiso da cartolina.
Vi si può accedere solo con tour organizzati che anche in questo caso non sono propriamente economici (180 dollari), ma nel pacchetto vi è compreso tutto: traghetto A\R, sandboard, 4wd drive, incontro con delfini, snorkeling, pranzo e snack annessi. Come per il Lone pine, un peccato non visitarla.
Ho cercato di riassumere le cose essenziali della città ma non basterebbero altrettante pagine per cercare di descriverla al meglio.
È un viaggio che non si fa una volta l’anno per evidenti motivi, e cercare di vedere tutto è pressoché impossibile, soprattutto in una terra dove 500 km equivalgono a nulla.
Senza pretese ma con speranza, spero che se doveste mai capitare nell’altro emisfero e in questo caso a Brisbane, vi possiate ricordare di queste 4 parole con le cose essenziali.
C’è un luogo nel mondo che non viene ricordato per un monumento simbolo -sebbene ne abbia-, che non viene associato alla sua Capitale – uno su 5 giurerebbe su un nome sbagliato-, che ha uno stile un po’ bastardo -tra lo sciallo di Puerto Escondido, la rigidità svizzera e la proiezione nel futuro scandinava- che spesso vediamo su un surf, ma che ospita gli Australian Open, che vede Koala e Canguri contendersi un titolo nazionalistico, che è spiaggia, ma anche Uluru …che possiede, principalmente, un’ “IDENTITA’ INDIRETTA”. L’Australia è, principalmente, una terra promessa. E, a differenza di altre e passate promesse, non è a tutti accessibile. Non più.
Per questioni anagrafiche. La parola d’ordine è: working holiday, ovvero “vacanza-lavoro”, con visto temporaneo. Chi non coglie o non ha colto questa occasione, chi deciderà di andare in Australia da semplice turista, “vedrà la France senza Tour Eiffel”, con tutta la bellezza che, comunque, possiede.
Per questo Martipblog vuole ringraziare “Truly Madly Deeply” @Erind Guri, che le regala questo primo pezzo del puzzle. I testi e le foto sono di proprietà esclusiva di Erind Guri, autore e fotografo unico di questo post.
Un pensiero su “QUEENSLAND”